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APLANET » ESRS: Gli Standard di Rendicontazione della Sostenibilità dell’UE e la loro applicazione
ESGregolazionereportingsostenibilità

ESRS: Gli Standard di Rendicontazione della Sostenibilità dell’UE e la loro applicazione

by APLANET, APLANET

Mar 06, 2024

ESRS

Gli European Sustainability Reporting Standards (ESRS) rappresentano un significativo passo avanti verso la standardizzazione e la trasparenza del reporting sull’impatto ambientale, sociale e di governance (ESG). 

Integrati nella Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), gli ESRS mirano ad ampliare la portata del reporting di sostenibilità e a fornire un quadro dettagliato e specifico da seguire per le aziende. 

Questo articolo approfondisce cosa sono gli ESRS, la loro importanza strategica per le aziende e come possono essere efficacemente implementati per soddisfare le aspettative delle normative e degli stakeholder, allineandosi agli obiettivi del Green Deal dell’UE.

Indice

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  • Cosa sono gli ESRS e perché sono importanti?
    • Struttura degli ESRS
    • Quali aziende sono interessate dagli ESRS
    • Calendario di attuazione del sistema ESRS
  • Quali sono i cambiamenti introdotti dagli ESRS
    • Doppia Materialità
    • Temi e livelli di informazione
    • Verifica esterna
    • Digitalizzazione
  • Come preparare la vostra azienda agli ESRS
    • 1. Comprendere i requisiti ESRS
    • 2. Gap Analysis e pianificazione
    • 3. Gestione dei dati e sistemi informativi
    • 4. Integrazione e reporting
    • 5. Verifica ed assicurazione esterna
    • 6. Formazione e sensibilizzazione
    • 7. Monitoraggio e miglioramento continuo
    • 8. Comunicazione e coinvolgimento delle parti interessate
  • Domande frequenti sull’ESRS
    • In cosa differiscono i NEIS dagli ESRS?
    • Come si collocano gli ESRS rispetto ad altri standard di rendicontazione della sostenibilità come il GRI o il SASB?
    • In che modo gli ESRS influenzano le PMI?
    • Come si effettua una valutazione della doppia materialità secondo gli ESRS?
    • Come vengono riportati gli impatti indiretti sulla catena del valore?
    • Quali sono gli indicatori chiave di prestazione (KPI) obbligatori ai sensi degli ESRS?
    • Come devono essere raccolti e gestiti i dati per essere conformi agli ESRS?
    • Come deve essere presentato il bilancio di sostenibilità secondo gli ESRS (formato, struttura)?
  • Conclusione

Cosa sono gli ESRS e perché sono importanti?

Gli ESRS (European Sustainability Reporting Standards) sono una serie di norme sviluppate per standardizzare il modo in cui le aziende europee rendono conto del loro impatto ambientale, sociale e di governance (ESG).

Gli ESRS sono parte integrante della CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive), concepita per rafforzare e standardizzare il reporting di sostenibilità nell’UE. La CSRD amplia la portata del reporting di sostenibilità, chiedendo a un maggior numero di aziende di riferire in dettaglio il proprio impatto ESG.

Gli ESRS forniscono il quadro di riferimento e gli standard specifici che queste aziende devono seguire nel loro reporting, garantendo che le informazioni siano coerenti, comparabili e affidabili per gli investitori e gli altri stakeholder.

Sono importanti perché migliorano la trasparenza e la comparabilità delle informazioni sulla sostenibilità, aiutando investitori, consumatori e altri stakeholder a prendere decisioni informate. Inoltre, gli ESRS sostengono gli obiettivi del Green Deal dell’UE, promuovendo pratiche commerciali sostenibili e la transizione verso un’economia sostenibile e a basse emissioni di carbonio.

CSRD Guide_IT

Struttura degli ESRS

Gli standard ESRS sono suddivisi in 12 documenti che coprono diverse aree:

Aspetti generali:

  • ESRS 1 – Requisiti Generali
  • ESRS 2 – Informazioni Generali

Ambiente (E):

  • ESRS E1 – Cambiamento climatico
  • ESRS E2 – Inquinamento
  • ESRS E3 – Risorse idriche e marine
  • ESRS E4 – Biodiversità ed ecosistemi
  • ESRS E5 – Uso delle risorse ed economia circolare

Governance (G):

  • ESRS G1 – Condotta aziendale

Sociale (S):

  • ESRS S1 – Forza lavoro propria
  • ESRS S2 – Lavoratori della catena del valore
  • ESRS S3 – Comunità interessate
  • ESRS S4 – Consumatori ed utenti finali

Inoltre, è prevista la pubblicazione di ESRS specifici per 40 settori diversi. Se volete saperne di più su questi standard e su come possono influire sulla vostra attività, continuate a leggere.

Quali aziende sono interessate dagli ESRS

Le società interessate dagli ESRS sono quelle che rientrano nell’obbligo della CSRD. 

Le disposizioni del CSRD si applicano a tutte le grandi società, quotate o meno in borsa, e alle PMI quotate (ad eccezione delle microimprese) che soddisfano almeno due dei seguenti criteri:

  • Bilancio totale di oltre 25 milioni di euro.
  • Fatturato netto superiore a 50 milioni di euro.
  • Numero medio di dipendenti nell’esercizio superiore a 250.

Sono incluse anche le società non comunitarie con un’attività sostanziale nell’UE (con un fatturato superiore a 150 milioni di euro nell’UE) che hanno almeno una filiale (di grandi dimensioni o quotata) o una succursale (con un fatturato netto superiore a 40 milioni di euro) nell’UE.

Si stima che più di 50.000 aziende nell’UE saranno tenute a pubblicare informazioni sulla sostenibilità ai sensi degli ESRS.

Calendario di attuazione del sistema ESRS

L’applicazione di questi standard di rendicontazione di sostenibilità sarà progressiva. Gli standard entreranno in vigore tra il 2024 e il 2028 come segue:

  • Dal 1° gennaio 2024 per le società già soggette alla Direttiva sulla rendicontazione non finanziaria (rendicontazione nel 2025 sui dati del 2024).
  • Dal 1° gennaio 2025 per le grandi società non attualmente soggette alla Direttiva sulla rendicontazione non finanziaria (rendicontazione nel 2026 sui dati del 2025).
  • Dal 1° gennaio 2026 per le PMI e le altre società quotate in borsa (rendicontazione nel 2027 su dati del 2026); le PMI possono rinunciare fino al 2028.
  • Dal 1° gennaio 2028 per le società non UE con attività significative nell’UE (rendicontazione nel 2029 su dati del 2028).

Quali sono i cambiamenti introdotti dagli ESRS

Gli ESRS introducono cambiamenti significativi nel reporting di sostenibilità per le aziende interessate. Vediamo in dettaglio i principali.

Doppia Materialità

L’approccio della doppia materialità prevede che le aziende rendano conto non solo di come le questioni di sostenibilità influiscono sulla loro performance finanziaria (materialità finanziaria), ma anche dell’impatto delle loro operazioni sulla società e sull’ambiente (materialità d’impatto). In questo modo si favorisce una comprensione più approfondita della sostenibilità complessiva dell’azienda.

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Temi e livelli di informazione

Il reporting ESRS dovrebbe essere strutturato intorno ai principi della doppia materialità, coprendo gli aspetti ambientali, sociali e di governance (ESG). 

Dovrebbero includere informazioni sulla strategia e sulla governance, sull’impatto della sostenibilità e su come le questioni di sostenibilità influenzano l’azienda. 

La struttura dettagliata varia a seconda delle esigenze specifiche di ogni azienda e dei requisiti settoriali, ma in generale dovrebbe fornire una visione chiara della sostenibilità dell’azienda, comprese le politiche, gli obiettivi e le metriche di performance.

Verifica esterna

La CSRD richiede che i rapporti di sostenibilità siano verificati da una terza parte indipendente. Questo aumenta la credibilità dei rapporti, assicurando agli stakeholder che le informazioni sono accurate e affidabili.

Digitalizzazione

L’implementazione di un unico formato elettronico (ESEF) per il reporting di sostenibilità facilita l’accesso, l’analisi e il confronto delle informazioni. Per saperne di più su questo formato, cliccate qui.

Come preparare la vostra azienda agli ESRS

Per preparare la vostra azienda agli standard europei di rendicontazione della sostenibilità (ESRS), è essenziale seguire una serie di passi per garantire che la vostra organizzazione sia effettivamente conforme a questi nuovi requisiti di rendicontazione. 

Ecco una guida pratica basata sulle informazioni fornite nei documenti CSRD ed ESRS:

1. Comprendere i requisiti ESRS

Acquisire familiarità con gli standard e capire come influiscono sulla propria azienda. 

Effettuare una doppia valutazione della materialità per identificare quali argomenti sono rilevanti sia in termini di impatto sulla società e sull’ambiente che di influenza sui risultati finanziari dell’azienda.

2. Gap Analysis e pianificazione

Condurre una Gap Analisys per determinare le differenze tra i dati attuali e quelli richiesti dagli ESRS.

Sviluppare quindi un piano d’azione che indichi come affrontare queste lacune, comprese le modifiche ai processi interni, la raccolta dei dati e l’implementazione di nuove politiche o strategie di sostenibilità.

3. Gestione dei dati e sistemi informativi

Assicurarsi di disporre di sistemi adeguati per raccogliere, archiviare e gestire i dati necessari per conformarsi agli ESRS.

Implementare processi per garantire l’accuratezza, la completezza e la coerenza dei dati raccolti.

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4. Integrazione e reporting

Integrare i requisiti ESRS nella strategia e nelle operazioni di sostenibilità della vostra azienda.

Sviluppare il reporting di sostenibilità in conformità con gli ESRS, includendo informazioni quantitative e qualitative come richiesto.

5. Verifica ed assicurazione esterna

Preparare il vostro rapporto per la verifica esterna. L’ESRS richiederà un livello di garanzia ragionevole, che implica una revisione più approfondita da parte di terzi indipendenti.

6. Formazione e sensibilizzazione

Formare il vostro team sugli ESRS e sull’importanza della sostenibilità. Questo include il personale addetto alla sostenibilità, i dirigenti e i dipendenti a tutti i livelli.

7. Monitoraggio e miglioramento continuo

Implementare un processo di revisione continuo per monitorare la conformità agli ESRS e apportare miglioramenti in caso di cambiamento degli standard o della strategia aziendale.

8. Comunicazione e coinvolgimento delle parti interessate

Mantenere un dialogo aperto con i vostri stakeholder sul vostro approccio e sui vostri progressi in materia di sostenibilità, compreso il modo in cui state affrontando l’ESRS.

Iniziare il processo il prima possibile aiuterà a garantire che la vostra azienda soddisfi i nuovi requisiti e possa posizionarsi come leader della sostenibilità.

Domande frequenti sull’ESRS

In cosa differiscono i NEIS dagli ESRS?

I termini NEIS (European Sustainability Reporting Standards) e ESRS (European Sustainability Reporting Standards) si riferiscono allo stesso insieme di standard concepiti per la rendicontazione della sostenibilità all’interno del quadro normativo dell’UE. 

Non c’è alcuna differenza tra i due; si tratta piuttosto di una variazione nella terminologia utilizzata per descrivere questi standard, dovuta alla traduzione.

Come si collocano gli ESRS rispetto ad altri standard di rendicontazione della sostenibilità come il GRI o il SASB?

L’ESRS, il GRI (Global Reporting Initiative) e il SASB (Sustainability Accounting Standards Board) sono tutti quadri di riferimento per la rendicontazione della sostenibilità, concepiti per aiutare le organizzazioni a comunicare le proprie performance di sostenibilità. Tuttavia, esistono differenze fondamentali nel loro approccio e nella loro applicazione:

  • ESRS: progettati specificamente per soddisfare i requisiti normativi dell’UE ai sensi della CSRD, gli ESRS hanno un approccio a doppia materialità, il che significa che le aziende devono riferire sia l’impatto sulla sostenibilità delle loro operazioni sia l’impatto delle questioni di sostenibilità sull’azienda. Gli ESRS sono obbligatori per un’ampia gamma di grandi aziende, comprese le PMI quotate, all’interno dell’UE.
  • GRI:Fornisce un quadro globale per il reporting volontario che si concentra sull’impatto di un’organizzazione sull’ambiente, sulla società e sull’economia. Il GRI si distingue per la sua attenzione alla trasparenza e alla responsabilità, consentendo alle organizzazioni di scegliere quali aspetti siano rilevanti per la rendicontazione.
  • SASB: Si concentra sulla materialità finanziaria, fornendo standard specifici per il settore sulle questioni ambientali, sociali e di governance (ESG) più rilevanti per gli investitori. Il SASB risponde principalmente alle esigenze informative degli investitori.

In che modo gli ESRS influenzano le PMI?

L’ESRS interesserà le PMI quotate sui mercati regolamentati dell’UE, imponendo loro di conformarsi agli standard di rendicontazione entro l’anno fiscale 2026, con la possibilità di optare per un ritardo fino al 2028. Per assistere le PMI in questo processo, saranno sviluppati standard specifici per loro, che faciliteranno un’implementazione più gestibile senza compromettere l’integrità delle informazioni riportate.

Anche le PMI non quotate in borsa possono essere interessate se fanno parte della catena del valore di società soggette alla CSRD.

Come si effettua una valutazione della doppia materialità secondo gli ESRS?

La valutazione della doppia materialità negli ESRS comporta l’identificazione e la valutazione sia degli impatti significativi dell’azienda sull’ambiente e sulla società (materialità d’impatto), sia dei rischi e delle opportunità significativi legati alla sostenibilità per la performance finanziaria dell’azienda (materialità finanziaria).

Se volete saperne di più, potete accedere qui alla nostra Guída alla Doppia Materialità. 

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Come vengono riportati gli impatti indiretti sulla catena del valore?

Gli impatti indiretti della catena del valore vengono segnalati identificando innanzitutto gli anelli della catena del valore in cui l’azienda ha un impatto significativo sulla sostenibilità o è esposta a rischi e opportunità significative. 

Le informazioni specifiche su questi impatti, rischi e opportunità vengono poi raccolte e rendicontate, garantendo trasparenza e responsabilità lungo tutta la catena del valore.

Quali sono gli indicatori chiave di prestazione (KPI) obbligatori ai sensi degli ESRS?

I KPI obbligatori previsti dagli ESRS variano a seconda del settore e della rilevanza delle questioni per ciascuna azienda. I KPI coprono un’ampia gamma di argomenti ESG, dalle emissioni di gas serra all’uso delle risorse, dalle pratiche di lavoro alla governance aziendale. Gli standard ESRS specifici forniscono un elenco dettagliato dei KPI richiesti per ciascun argomento di rendicontazione.

Come devono essere raccolti e gestiti i dati per essere conformi agli ESRS?

Per conformarsi agli ESRS, le aziende devono stabilire solidi sistemi di gestione dei dati che consentano la raccolta, la verifica e l’analisi dei dati ESG in modo efficiente e accurato. Ciò include lo sviluppo di procedure interne per la raccolta dei dati da varie fonti, la garanzia della loro qualità e affidabilità e la sistematizzazione del loro consolidamento e reporting.

Il software ESG può aiutarvi a raccogliere e gestire correttamente questi dati.

Come deve essere presentato il bilancio di sostenibilità secondo gli ESRS (formato, struttura)?

Il report di sostenibilità ai sensi dell’ESRS deve essere presentato come parte della relazione sulla gestione dell’azienda e deve essere in formato XHTML (tagging XBRL), compatibile con il Formato Elettronico Unico Europeo (ESEF). 

I report devono essere strutturati secondo i requisiti specifici dell’ESRS, includendo sezioni dedicate alla strategia di sostenibilità, alla doppia valutazione di materialità, agli impatti significativi, ai rischi e alle opportunità e ai KPI, garantendo chiarezza, coerenza e facilità di accesso per gli utenti del report.

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Conclusione

Preparare la vostra azienda all’ESRS può essere una sfida, ma anche un’opportunità. Prima si inizia, prima si può passare dalla conformità alla leadership nella sostenibilità.

Inoltre, tenete presente che se dovete fare un report sui vostri dati nel 2025, questi dati risalgono al 2024, quindi dovete raccoglierli nel 2024. Per questo dovete già decidere che tipo di dati volete raccogliere e come raccoglierli. 

Il software di APLANET può aiutarvi a raccogliere e gestire questi dati e il nostro team di esperti può consigliarvi: richiedete una demo qui.


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