La normativa europea sulla rendicontazione non finanziaria ha compiuto grandi passi avanti negli ultimi tempi. Oltre alla Direttiva sul reporting di sostenibilità delle imprese (CSRD), sono stati introdotti nuovi Standard per il reporting di sostenibilità (ESRS).
Vuoi sapere come ciò influisce sulle aziende e come esse possono adeguarsi ai cambiamenti normativi?
Continua a leggere per conoscere gli ultimi dettagli e capire in che modo possono influire sulla rendicontazione delle informazioni non finanziarie della tua azienda.
Cosa sono gli ESRS
Gli ESRS sono una serie di nuovi standard e indicatori il cui obiettivo è standardizzare la rendicontazione non finanziaria e mettere fine alla pratica di redigere i report in base a quadri di riferimento nazionali o di altro tipo, come il GRI, gli OSS o il Patto Mondiale delle Nazioni Unite.
Gli standard ESRS sono suddivisi in 12 documenti riguardanti diverse aree:
Aspetti generali:
- ESRS 1 Requisiti generali
- ESRS 2 Contenuti generali
Ambientale (E):
- ESRS E1 Cambiamenti climatici
- ESRS E2 Inquinamento
- ESRS E3 Risorse idriche e marine
- ESRS E4 Biodiversità ed ecosistemi
- ESRS E5 Uso delle risorse ed economia circolare
Governance (G):
- ESRS G1 Condotta aziendale
Sociale (S):
- ESRS S1 Forza lavoro propria
- ESRS S2 Lavoratori della catena del valore
- ESRS S3 Comunità coinvolte
- ESRS S4 Consumatori e utenti.
Inoltre, prossimamente è prevista la pubblicazione di indicatori ESRS specifici per 40 settori diversi. Per saperne di più su questi standard e su come possono influire sulla tua azienda, continua a leggere.
Vantaggi degli ESRS
Questi standard non si limitano ad essere una semplice normativa, ma puntano a migliorare le attuali condizioni della rendicontazione di sostenibilità. In che modo?
- Standard mondiali: Gli ESRS sono stati sviluppati per fornire un quadro di riferimento mondiale per la rendicontazione delle prestazioni di sostenibilità. In questo modo le aziende possono redigere i loro report in modo coerente e comparabile in tutto il mondo.
- Trasparenza e fiducia: Gli standard ESRS sono concepiti per migliorare la trasparenza e la fiducia nei report di sostenibilità. Fornendo una struttura chiara per la rendicontazione delle prestazioni di sostenibilità, possono migliorare la qualità di tali informazioni e la fiducia di investitori, clienti e altri stakeholder.
- Focalizzazione sulla materialità: Questi standard si concentrano sulla materialità, ovvero sui temi rilevanti per una determinata azienda, in modo da migliorare la rilevanza delle informazioni e aiutare le aziende a prendere decisioni consapevoli.
- Miglioramento continuo: Gli ESRS sono stati sviluppati per promuovere il miglioramento continuo delle prestazioni in materia di sostenibilità. Fornendo una struttura chiara per la rendicontazione delle prestazioni, le aziende possono identificare le aree da migliorare e lavorare per apportare cambiamenti positivi.
- Maggiore consapevolezza e processo decisionale informato: Questi standard possono aiutare gli utenti a comprendere meglio le prestazioni di sostenibilità di un’azienda e a prendere decisioni informate. Tra queste, figurano, ad esempio, le decisioni relative agli investimenti, all’acquisto di prodotti e servizi, all’occupazione.
In definitiva, l’adesione agli Standard per il reporting di sostenibilità può portare molti vantaggi all’azienda, pertanto conoscerli e applicarli è sicuramente una carta vincente.
Quali sono le aziende interessate dagli ESRS?
Le aziende interessate dagli ESRS sono quelle che hanno l’obbligo di applicare la CSRD.
Le disposizioni della CSRD si applicano a tutte le grandi società, siano esse quotate in borsa o meno, e alle PMI quotate in borsa (ad eccezione delle microimprese) che soddisfano almeno due dei seguenti criteri:
- Totale di bilancio superiore a 20 milioni di euro.
- Fatturato netto superiore a 40 milioni di euro.
- Numero medio di dipendenti nell’esercizio finanziario superiore a 250.
Per le PMI è previsto un periodo supplementare di tre anni per conformarsi alla CSRD.
Sono incluse anche le aziende non appartenenti all’UE che svolgono un’attività sostanziale nell’UE (con un fatturato superiore a 150 milioni di euro nell’UE) e che possiedono almeno una filiale (di grandi dimensioni o quotata in borsa) o una succursale (con un fatturato netto superiore a 40 milioni di euro) nell’UE.
Si stima che oltre 50.000 aziende nell’UE saranno tenute a pubblicare informazioni sulla sostenibilità in conformità con gli ESRS.
Quando le aziende hanno l’obbligo di fornire informazioni sulla sostenibilità secondo gli ESRS?
L’applicazione di questi standard per il reporting di sostenibilità avverrà in maniera progressiva. Gli standard entreranno in vigore tra il 2024 e il 2028 secondo le modalità seguenti:
- Dal 1° gennaio 2024 per le aziende già soggette alla Direttiva sulla rendicontazione non finanziaria (rendicontazione da effettuare nel 2025 sui dati del 2024).
- Dal 1° gennaio 2025 per le grandi aziende che attualmente non sono soggette alla Direttiva sulla rendicontazione non finanziaria (rendicontazione da effettuare nel 2026 sui dati del 2025).
- Dal 1° gennaio 2026 per le PMI quotate in borsa e altre aziende (rendicontazione da effettuare nel 2027 sui dati del 2026). Le PMI possono scegliere di non aderire fino al 2028.
- Dal 1° gennaio 2028 per le aziende non appartenenti all’UE con attività significative nell’UE (rendicontazione da effettuare nel 2029 sui dati del 2028).
Quali sono i cambiamenti apportati dagli ESRS?
Ci sono alcuni cambiamenti da tenere in considerazione quando si riportano le informazioni sulla sostenibilità in base a questi standard:
- Le informazioni sulla sostenibilità contenute nella relazione sulla gestione devono essere verificate da una terza parte, pertanto è necessario un audit esterno.
- Gli elementi principali apportati dalla CSRD e dagli ESRS comprendono la doppia materialità, l’inclusione di informazioni prospettiche, le informazioni sulla catena del valore a monte e a valle e il concetto di due diligence di sostenibilità. Quest’ultimo è strettamente legato alla futura Direttiva sulla due diligence di sostenibilità aziendale (CS3D), che ha l’obiettivo di promuovere un comportamento sostenibile e responsabile da parte delle aziende nelle catene del valore mondiali.
- Vengono presi in considerazione due gruppi di stakeholder principali: gli stakeholder coinvolti e gli utenti dei report di sostenibilità.
L’EFRAG ha sviluppato gli ESRS in modo da garantire che le informazioni sulla sostenibilità siano riportate in maniera strutturata, sulla base di un quadro di riferimento 3×3: vengono descritti 3 livelli di rendicontazione, 3 ampie aree di rendicontazione e 3 temi di rendicontazione (che coprono gli 11 standard relativi ai temi ESG).
I tre livelli di rendicontazione sono:
- Informazioni indipendenti del settore.
- Informazioni specifiche del settore.
- Informazioni specifiche della società.
Le tre aree di rendicontazione sono:
- Strategia, governance e analisi di materialità.
- Misure di attuazione (politiche, obiettivi, azioni, piani d’azione e allocazione delle risorse).
- Misurazione delle prestazioni (insiemi di parametri specifici per tutte le tematiche materiali).
I tre temi, chiaramente, sono: ambientali, sociali e di governance (ESG).
Come prepararsi agli ESRS?
Se ti stai chiedendo cosa puoi fare per prepararti agli standard, la nostra raccomandazione è quella di acquisire maggiore familiarità con i requisiti previsti dagli ESRS, identificare le informazioni da riportare e procedere alla loro preparazione.
Questo non dovrebbe essere un compito isolato del team di sostenibilità, bensì è importante educare la propria azienda e coinvolgere i responsabili dei processi in tutta l’organizzazione per comprendere meglio e migliorare i processi di raccolta dei dati che serviranno per la stesura del report.
Tieni presente che se devi redigere un report sui dati del 2024, devi iniziare a raccogliere i dati nel 2024, pertanto devi decidere ora che tipo di dati raccogliere e come raccoglierli.
Il software di APLANET può aiutarti a raccogliere e gestire questi dati e il nostro team di esperti può fornirti la sua consulenza: richiedi una demo qui.
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