La Direttiva sui Mercati degli Strumenti Finanziari, o MiFID II, rappresenta un pilastro fondamentale della regolamentazione finanziaria europea e ridefinisce le pratiche di investimento e la protezione degli investitori in un contesto post-crisi.
Questo articolo si occuperà di tutti gli aggiornamenti e il modo in cui influenzano le preferenze in materia di sostenibilità nel settore finanziario.
Attraverso le linee guida dell’ESMA, approfondiremo l’impegno della MiFID II in merito alla trasparenza, all’adeguatezza dei prodotti finanziari e alla responsabilità d’impresa, fornendo un quadro più solido per gli investitori e le istituzioni finanziarie nel contesto di un mondo sempre più consapevole dell’impatto ambientale e sociale degli investimenti.
Che cos’è la MiFID II?
La MiFID II è una direttiva dell’Unione Europea che regolamenta le imprese di investimento e i mercati degli strumenti finanziari.
Stabilisce requisiti di condotta più severi e comunica chiaramente le responsabilità degli istituti finanziari per garantire che agiscano nel migliore interesse dei loro clienti.
Obiettivi della direttiva
La MiFID II definisce le regole che le piattaforme di trading, le imprese di investimento e gli intermediari devono seguire per facilitare transazioni più trasparenti ed eque.
L’attenzione è rivolta alla protezione degli investitori, al miglioramento della qualità del mercato e all’introduzione di test di idoneità degli investimenti, compresa la considerazione dei fattori di sostenibilità.
Vengono presi in considerazione anche i criteri di investimento ESG. Questo acronimo sta per environmental, social e governance. In altre parole, si tratta di criteri ambientali, sociali e di attività aziendale, politica, lobbistica o di pratiche bancarie e finanziarie.
Origine ed evoluzione della MiFID II
La MiFID II è la revisione della direttiva sui mercati degli strumenti finanziari (MiFID), attuata nel 2007. L’aggiornamento risponde alle lezioni apprese durante la crisi finanziaria del 2008, proponendo un quadro normativo più severo e completo.
Con la sua attuazione nel gennaio 2018, ha apportato cambiamenti significativi all’infrastruttura del mercato finanziario europeo e al modo in cui le imprese di investimento operano e gestiscono i loro rischi.
Cos’è la MiFID verde
Il termine “Green MiFID” o “MiFID Verde” si riferisce alle modifiche introdotte nella MiFID II che incorporano considerazioni di sostenibilità nella consulenza finanziaria e nel processo decisionale di investimento.
Queste modifiche fanno parte del piano d’azione dell’Unione Europea per finanziare la crescita sostenibile, garantendo che le preferenze dei clienti in materia di sostenibilità siano prese in considerazione durante il processo di consulenza e che i prodotti finanziari offerti soddisfino determinati criteri ESG.
Linee guida dell’ESMA sull’idoneità e l’applicazione della MiFID II
L’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA) fornisce linee guida dettagliate per garantire che le imprese di investimento aderiscano ai principi della MiFID II, con particolare attenzione alla valutazione dell’adeguatezza e all’esecuzione delle transazioni finanziarie.
Informazioni sul cliente e valutazione dell’adeguatezza
Secondo le linee guida dell’ESMA, le società dovrebbero fornire informazioni comprensibili e pertinenti sui servizi offerti, assicurando che i clienti comprendano lo scopo della valutazione di idoneità.
Questa valutazione è fondamentale per stabilire se un cliente ha l’esperienza e le conoscenze necessarie per comprendere i rischi associati a determinati prodotti di investimento e se questi prodotti sono adatti a lui.
Conoscenza dei prodotti e dei clienti
L’ESMA sottolinea inoltre l’importanza che le imprese abbiano una conoscenza approfondita dei prodotti che offrono e di chi li offre.
Le imprese di investimento dovrebbero implementare politiche e procedure che consentano loro di raccogliere informazioni dettagliate sull’esperienza e sugli obiettivi di investimento dei clienti.
In questo modo si garantisce che i prodotti d’investimento consigliati siano in linea con le esigenze e il profilo di rischio del cliente, rispettando così gli standard di protezione degli investitori stabiliti dalla MiFID II.
Conformità alla MiFID II secondo l’ESMA
L’ESMA stabilisce un quadro di riferimento per garantire che le istituzioni finanziarie rispettino rigorosamente i mandati della MiFID II, promuovendo l’integrità del mercato e proteggendo gli investitori.
Obblighi di conformità e rendicontazione
Le imprese devono rispettare una serie di obblighi di comunicazione e trasparenza per poter operare in base alla MiFID II. Gli obblighi di comunicazione e trasparenza previsti dalla MiFID II comprendono:
- Segnalazione delle operazioni: Le imprese devono comunicare alle autorità nazionali competenti i dettagli di tutte le operazioni su strumenti finanziari.
- Trasparenza pre e post-negoziazione: devono pubblicare informazioni su prezzi, costi e oneri sia prima che dopo l’esecuzione delle transazioni.
- Test di idoneità e adeguatezza: è necessario effettuare valutazioni per garantire che i prodotti offerti siano adatti al profilo di ciascun cliente.
- Governance dei prodotti: le società devono disporre di processi per la progettazione, la commercializzazione e la revisione dei prodotti finanziari, assicurando che siano mirati a mercati specifici.
- Condotta aziendale e conflitto di interessi: devono agire onestamente e nel migliore interesse dei clienti e gestire in modo appropriato i conflitti di interesse.
- Registrazione delle comunicazioni: Le comunicazioni relative alle transazioni devono essere registrate e conservate.
- Informazioni su costi e oneri: fornire ai clienti informazioni chiare su tutti i costi e gli oneri associati ai servizi di investimento e ai prodotti finanziari.
Categorizzazione e affidabilità delle informazioni sui clienti
L’ESMA richiede alle imprese di classificare adeguatamente i clienti in base alle loro conoscenze ed esperienze nel determinare l’idoneità dei prodotti di investimento.
Le società devono disporre di procedure per garantire che le informazioni sui clienti siano aggiornate, accurate e rispecchino la loro situazione, assicurando così la validità delle valutazioni di idoneità.
Ora, inoltre, è obbligatorio raccogliere dati e fare una valutazione sull’opportunità di investire con un terzo criterio. Si tratta del test di sostenibilità. In altre parole, è necessario conoscere le preferenze in questo senso per poter raccomandare gli investimenti di conseguenza.
Agli investitori viene chiesto se vogliono che i loro investimenti seguano criteri di sostenibilità. In caso affermativo, i distributori dovranno formulare raccomandazioni di investimento basate sulle preferenze del cliente. Possono anche scegliere gli elementi che dimostrano che i PAI, cioè i principali impatti negativi, sono stati presi in considerazione.
Come viene classificata la sostenibilità dei fondi di investimento
Il regolamento MiFID ESG prevede tre categorie di sostenibilità per i prodotti di investimento. Queste, secondo il regolamento, dovrebbero essere una parte essenziale delle preferenze del cliente in materia di sostenibilità. Si tratta, a grandi linee, di:
- Investimenti con una parte dedicata alla sostenibilità in conformità all’articolo 3 del Regolamento UE sulla Tassonomia.
- Investimenti con una quota dedicata alla sostenibilità, come disciplinato dall’articolo 2, punto (17) del SFDR o dalla divulgazione.
- Investimenti che includono fattori di sostenibilità e tengono conto dei PAI in base a fattori quantitativi e qualitativi scelti dal cliente stesso.
Classificando gli investimenti in questo modo, la MiFID II promuove una maggiore trasparenza e consente agli investitori di prendere decisioni più informate, incoraggiando così l’integrazione di pratiche sostenibili nelle strategie finanziarie a lungo termine.
Quali sono le preferenze di sostenibilità?
Si tratta delle priorità del cliente per gli investimenti in determinati strumenti finanziari. Quando il consulente finanziario tratta con il cliente, deve chiedergli se ha preferenze di sostenibilità. Dovrebbe inoltre spiegare le tre categorie disponibili e dare al cliente la possibilità di scegliere.
Come sono integrati e quali prodotti sono idonei?
Sono idonei quelli che includono considerazioni ambientali, di governance e sociali. I prodotti che si allineano a tutte e tre le linee sono meglio posizionati per essere raccomandati dai consulenti.
Questo tipo di investimento può essere gestito in molti modi diversi. Un modo è quello di escludere i prodotti finanziari dannosi per l’ambiente. Altri si concentrano sugli investimenti per limitare il rischio o per cercare opportunità investendo nei leader del settore ESG.
Come le preferenze di sostenibilità possono essere registrate nella relazione di idoneità
Le preferenze in materia di sostenibilità possono essere indicate dal cliente direttamente al suo consulente o broker. Tuttavia, in caso contrario, il consulente o l’intermediario è tenuto a chiederle durante il test di idoneità o la relazione di idoneità. Deve chiedere gli obiettivi di investimento sostenibile in modo neutrale. Ciò include informazioni dettagliate sulla finanza ESG.
Come si può notare, la direttiva MiFID II è solo una delle normative che includono la sostenibilità in modo trasversale. Questo criterio è sempre più presente in tutti i settori della società.
Conclusioni e futuro della MiFID II
La MiFID II ha trasformato la trasparenza e la protezione dei servizi finanziari nell’UE. I suoi regolamenti hanno stabilito un nuovo standard nella valutazione e nella divulgazione dei rischi, cercando di garantire che gli investitori siano pienamente informati e protetti.
Preparazione alla MiFID III e tendenze di sostenibilità
In previsione della MiFID III, le aziende devono iniziare ad adattarsi alle prossime tendenze della sostenibilità.
Si prevede che la MiFID III approfondisca le considerazioni ESG, estendendo le responsabilità delle imprese per includere la sostenibilità come fattore chiave nella consulenza finanziaria. Ciò potrebbe includere l’integrazione dei criteri ESG in tutte le fasi del processo di consulenza e di investimento, garantendo che la sostenibilità sia un pilastro della strategia finanziaria a lungo termine.
Con il mercato in continua evoluzione e la crescente domanda di investimenti sostenibili, prepararsi a questi cambiamenti sarà essenziale per sopravvivere e avere successo nel settore finanziario.
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